venerdì 4 dicembre 2009

Istruttoria



I passaggi delle indagini a carico dei cosi' detti compagni di Merende
In verde le dichiarazioni espunte del dibattimento del processo d'appello a Mario Vanni e dal libro "Il Mostro" di Michele Giuttari.
La cronologia e' attualmente in revisione


Giancarlo Lotti entra in scena il 19\7\90 durante le indagini su Pacciani da parte della SAM. Il suo interrogatorio e' sostanzialmente una sequela di non so e non ricordo, e in breve viene messo da parte considerandolo un teste ininfluente.

Risentito informalmente il 21\7\94 (L'oggetto delle domande sarebbe in merito all'eventualita' che avesse prestato nel tempo una delle sue auto a Pacciani) in concomitanza con la testimonianza dei coniugi Caini Martelli,  poi verbalizzato il 26\7\94

Risentito formalmnte il 15\12\95
Viene chiesto a Lotti delle donne da lui frequentate e se sapesse che tra queste qualcuna avesse rapporti con Vanni e Pacciani. Lotti parla della Nicoletti, e aggiunge che la Filippa una volta era stata con il Vanni in conseguenza dei suoi servigi-
Dice Lotti:
-"la Filippa Nicoletti mi riferiva di caratteristiche sessuali del Vanni che lo rendevano poco accetto anche dalle prostitute"-


27\11\95
Interrogatorio dei PM a Filippa Nicoletti:

Negava di conoscere Vanni e Pacciani, ma ammetteva di conoscere Lotti. Questo lo aveva incontrato la prima volta in piazza a San Casciano nell'Agosto del 1981, e aveva preso a frequentarlo visto che il suo convivente del momento era in carcere. Il rapporto si era fatto durevole, ma secondo la Nicoletti mai il Lotti gli aveva presentato il Vanni, ne tantomeno il Pacciani, per lei sconosciuto totalmente fino al 92 quando comparve sui giornali. Il Lotti a suo dire non le aveva mai presentato alcun altro uomo...


15\12\95
Interrogatorio di PG Giancarlo Lotti:

Lotti ritorna, su domanda dell'ufficiale di PG, alle sue frequentazioni femminili e parla della Ghiribelli, anche in merito alle frequentazioni di Vanni. Sui suoi rapporti con Mario Vanni e Pacciani dice poi che era stato proprio il Vanni a presentargli Pacciani verso la fine degli anni '70, e racconta di una lettera di Pacciani a Vanni, e di telefonate sempre di Pacciani a Vanni, ma non si capisce di quale lettera stia in realta' parlando.
In questo interrogatorio dice anche che Vanni aveva paura di Pacciani, e specifica un episodio che lo dimostrerebbe:"Vanni vede Pacciani e dice:- andiamo via che non lo voglio incontrare a Pcciani...-"
L'episodio viene registrato dalla SAM il 22\2\92, durante i pedinamenti a Vanni in merito alle indagini su Pacciani.


16\12\95
Intercettazione Lotti - Nicoletti (espunte dalle letture di stralci durante i processi del 1997 e 1999)
La Nicoletti inizia la telefonata rammentando a Lotti di non aver mai conosciuto Pacciani e ribadendogli:"Io non lo conosco a questo! Io non so niente! Tu a me non l'hai mai presentato"
Lotti la rassicura e la Nicoletti continua a chiedere lumi sulla faccenda:

Nicoletti-"Ma tu mica mi hai presentato qualche volta lui?" (riferendosi al Pacciani?)
Lotti:-"No. Te non l’hai mai conosciuto per nulla".

Nicoletti:"Io non l’ho conosciuto nè tanto Mario, né al Pacciani. Io non li ho mai visti. Dice... lì vicino ci abitava la Sperduto, ma io non ci ho mai parlato, buongiorno, buonasera".
-Perché è la verità che noi non abbiamo mai avuto a che fare con queste persone.
Nicoletti:-"Io li conosco a questi due per via della televisione".
Lotti:-"Te non l’hai mai conosciuto come persona, te non l’hai mai conosciuto che persona è Pacciani, tu non sai nemmeno come è fatto, se è grosso, se è basso, se è alto questa persona qui". Nicoletti:-"Chi lo sa? lo non li ho mai visti, io li ho visti per TV e sui giornali. Ma erano amici di lui? Ma amici di lui?! Che ne so io!".

21\12\95
Interrogaqtorio Ghiribelli
La polizia Giudiziaria convoca la Ghiribelli e la interroga.
ore 14:10, sommarie informazioni teste Ghiribelli

Ghiribelli:-"Premetto che esercito l'attività di prostituta in Firenze a via Fiume, conosco Vanni poiché abitavamo nella stessa via, Borgo Sarchiani (inizia ad abitare a Borgo Sarchiani nella seconda meta' dell'84 n.d.a.). Conosco il Lotti, ed ho avuto rapporti intimi con lui..." "Per quanto riguarda Pacciani Pietro io l'ho visto a casa di Indovino Salvatore quando arrivava il camper del personaggio che faceva il medium e che parlava siciliano".



La Ghiribelli torna a casa e telefona alla Nicoletti.


21\12\95 ore 18:29
Intercettazione su utenza Nicoletti:

Dopo essersi lamentata per il fatto di essere stata convocata in questura per colpa di Giancarlo, la Ghiribelli continua la telefonata dicendo

Ghiribelli:"Sanno il nome mio, sanno il nome suo (si riferisce ad un certo negoziante che ha un emporio a San Casciano) e c'hanno il nome tuo! Giancarlo ha fatto i nomi."
Nicoletti:"Ma tu lo conoscevi?"
Ghiribelli:"No"
Nicoletti:"Io non l'ho mai visto"

Ghiribelli:-" No, io poi il Pacciani non lo conoscevo!".
Nicoletti:"E allora a noi non ci importa niente!"
 
Ghiribelli:"Si ma allora perche' Giancarlo c'ha messo il nome mio, il nome tuo?!"
Nicoletti:"Perché è un coglione e basta!"
 
Ghiribelli:"Bisogna chiarirlo questo discorso. Ora io mi devo presentare domani mattina"
Nicoletti:"Ma noi siamo pulite, non c'entriamo proprio nulla"
 
Ghiribelli:"No no, vogliono sapere chi è quello di Prato. Te lo ricordi?"
Nicoletti:"Io non lo conosco..."
Ghiribelli:"Ufficialmente no. E' chiaro. Anche io non lo conosco"
...
Nicoletti: -"No, io il Pacciani non l'ho mai visto!".
Ghiribelli:-"E poi vogliono sapere chi l'era questo mago che veniva a fare le magie da Salvatore, che veniva con un camper, siciliano... ""Poi io non lo so..."" Io da Salvatore andavo tutte le sere a fare le punture quando tornavo da fare la mignotta".
Nicoletti:-"Ma questo è successo dopo che sono venuta via io (dopo l'84)."
Ghiribelli:"Ma questo sta succedendo perché quel cretino di Giancarlo ha fatto il nome mio e il nome tuo. Non ho capito per quale motivo! Lui e' cretino".
Nicoletti:"Lui si impiccia nei guai senza volere, perché lui non sa nulla. Soltanto che ora sta facendo il nome delle persone che conosce. Che cazzo c'entriamo noi con quelle persone?"
 
Ghiribelli:"Mi hanno chiesto:-Ma lei come conosce Giancarlo?-.-Perche' ci vado a letto e mi paga!-. Ho fatto male o ho fatto bene?... Poi...:-Conosce Filippa?-"
....
Nicoletti:!Io l'ho visto sui giornali Pacciani"
Ghiribelli:-"Invece lui gli e' andato a dire che io e te si conosceva il Pacciani!"
Nicoletti:-"Ma guarda questo****!. Sai che per conto mio l'e' morto!"
Ghiribelli:"Nooo tu sbagli te..."
Nicoletti:-"Ma allora perche' mi deve mettere di mezzo?!!"
Ghiribelli:-"Allora perche' mi deve mettere di mezzo me?! Io stavo con il Galli e facevo la mignotta, ecche' c'entra il Pacciani?!..."

Filippa dice che e' meglio lasciarlo perdere. Sono entrambe irritate perche' sono state tirate in causa dal Lotti. La Ghiribelli dice di telefonare al bar centrale (l'unica utenza dove Lotti sia raggiungibile) per lamentarsi con Giancarlo, ma la Nicoletti è in dubbio se sia o meno il caso.
Evidentemente si è chiesto alla Ghiribelli dell'auto rossa, infatti La Ghiribelli poi dice:

"Io l'unica cosa che posso dire e' che una macchina arancione l'ho vista sotto le luci piccole piccole di strada, sai e' una strada piccola. Potrebbe essere stata arancione, potrebbe essere

stata rossa, scodata di dietro. Mi hanno fatto vedere la forto e l'ho riconosciuta"
Nicoletti:- "Si, ma e' vecchia, quella macchina..."
Ghiribelli:-"Appunto... ma e' una cosa assurda!"
Nicoletti:-"Ma ha cambiate tante di macchine, ne aveva una celistina, poi arancione, poi una rossa, poi ne ha presa un altra rossa, una gialla ce n'aveva..."
Ghiribelli:-"Senti, mi hanno domandato in questura:- ma il Lotti che macchine aveva?-e io gli ho detto rossa, una con la portiera rosa perché la portiera gli si era rotta e lui ne aveva presa una al disfacimento, e l'aveva messo questa portiera rosa"
Nicoletti:-"Sei sicura?!"
Ghiribelli:-"Son sicura di quello..."
Nicoletti:-"Ma e' stata quell'altra macchina che ha sostituito lo sportello! Quella che aveva prima di ora, quell'altra ancora prima era una sportiva..."
Ghiribelli:"Addirittura?!"



23\12\95
Intercettazione Ghiribelli - Nicoletti (sempre stralci espunti da letture dibattimentali )

La Ghiribelli ritelefona alla Nicoletti e cerca di far ricordare all'amica il nome del
personaggio che veniva con il camper.

Nicoletti:-"Si chiamava Manuelito, ma noi un ci abbiamo visto fare niente..."

Poi e' sempre la Ghiribelli che si dice meravigliata che Lotti non abbia ancora parlato di Fernando... Chi e' Fernando? Per capirlo viene riconvocata la Ghiribelli


27\12\95
Interrogatorio di PG Ghiribelli.

La Ghiribelli asserisce che Fernando sia un suo cliente, uno che faceva coppia fissa con Lotti. Poi parla della notte dell' 8\9\85:

"Ritornando da Firenze, la sera prima del giorno in cui fu diffusa la notizia del duplice omicidio degli scopeti intorno alle 23,30, insieme al mio protettore dell'epoca (Norberto Galli), proprio in corrispondenza della tenda - da me notata anche nei giorni recedenti - ebbi modo di constatare la presenza di un'auto in sosta di colore rosso o arancione con la portiera lato guida di altro colore, sempre sul rossiccio, ma più chiaro dell'intero colore del mezzo. Devo precisare che il colore dell'auto mi sembrò un pò alterato in quanto su di essa si rifletteva la luce dei fari dell'auto su cui stavo viaggiando. Quando seppi la notizia in San Casciano del duplice omicidio, Norberto mi disse di tacere per non trovarci entrambi nei guai, e fu per questo che non dissi nulla, anche perchè ero terrorizzata e nessuno mi aveva fatto domande. non mi intendo tanto di macchine pero' posso dire che l'auto da me vista ripeto era ferma in prospettiva proprio in corrispondentza della tenda, tanto da coprirla per circa tre quarti. Era del tipo sportivo e presentava la coda tronaca. Aveva le luci spente e si trovava a cavallo tra una banchina erbosa e l'asfalto, e con il muso verso san casciano"

Chiestole se avesse mai parlato prima con alcuno di questo episodio, la Ghiribelli dice di averne fatto cenno al Lotti solo poco tempo prima, in occasione del seguente episodio:

"Circa tre mesi fa ho avuto modo di notare la macchina del Lotti parcheggiata davanti alla biblioteca centrale, e vedendo che aveva la portiera di colore rosa mi venne spontaneo di dire al Lotti in tono scherzoso: -vuoi vedere che sei tu il mostro?-. Alla domanda del Lotti del pereché, risposi che la notte del delitto degli scopeti avevo visto una macchina uguale a quella nel colore e con la portiera sbiadita di altro colore come quella sua.
Lotti rimase male per questa mia affermazione e mi disse:-Cosa c'entra la mi' macchina con quella che hai visto tu?- Risposi che quella macchina sembrava uguale alla sua soprattutto perché presentava lo sportello di un altro colore ma sempre in tinta..."

Conferma poi tutte le altre dichiarazioni fatte il 21\12\95 ad eccezione di due particolari...

"La secdonda circostanza che non confermo, in quanto non e' stata riferita da me cosi' come e' stata verbalizzata, forse causata da me che non mi sono sapiuta esprimere, e' quella relativa alla presenza di Pacciani a casa di Indovino Salvatore, in occasione dell'arrivo del personaggio con il camper, da me indicato come medium. Devo infatti precisare che non ho mai visto il Pacciani Pietro ne a casa dell'Indovino nella circostanza riferita nell'altro verbale, ne in altre circostanze. Ho visto Pacciani solamente in televisione o sui giornali"

In merito alla presenza dei ragazzi francesi la Ghiribelli conferma di averli già notati precedentemente a quella sera, e di avere anche fatto le seguenti considerazioni:

"Guarda un po' con questo buio non hanno paura. Quando vidi poi l'auto proprio in corrispondenza della tenda mi chiesi come mai stesse li quell'auto, apparendomi strana quella presenza. Quando seppi la notizia del delitto, ricollegai la presenza di quell'auto al delitto, ma venni invitata dal Galli a non dire nulla perché lui aveva precedenti penali. Per 10 anni non dissi nulla a nessuno tranne al lotti nell'occasione prima riferita"

Quella stessa sera, verso le 23:00, Galli viene convocato per confermare il racconto della Ghiribelli, che viene riscontrato sommariamente.



28\12\95
Intercettazione Ghiribelli-Nicoletti (stralci da letture dibattimentali)

Ghiribelli:"Mi hanno chiesto se da Salvatore si facevano orge o sedute spiritiche, perché è stato fatto il nome di Luciano, della Grazia e di quello del camper, Manuelito."
Nicoletti: "Io non l'ho mai visto fare"

2\1\96
Interrogatorio Pucci


La polizia convoca Fernando Pucci per la prima volta. Pucci parla della sua amicizia con Lotti, e delle girate domenicali a Firenze che spesso terminavano a casa della Ghiribelli, interrottesi però proprio nel 1985.
La PG chiede esplicitamente se lui si fosse mai fermato durante queste girate col Lotti nei pressi della piazzola degli scopeti, e Pucci risponde:
"Accadde solo una volta. Rientrando da Firenze la domenica sera, ci fermammo alla piazzola di scopeti per un bisogno fisiologico. Una volta fermati all'inizio della stradina che conduce nella piazzola, ricordo bene che notammo una macchina di colore chiaro ferma a pochi metri di distanza da una tenda, e alla nostra vista due uomini, che si trovavano a bordo di questa, scesero e si misero a vociare contro di noi con atteggiamento minaccioso. I due ci minacciarono di ucciderci qualora non fossimo andati via subito, e noi, impauriti, ci allontanammo subito dal posto. Giancarlo mi riaccompagnò a San Casciano dove avevo lasciato la mia motoape, e tornai poi a casa con questa."

Il Pucci dice che il Lotti aveva fermato l'auto proprio in corrispondenza dello stradello che conduceva alla piazzola, con il muso rivolto verso San Casciano. Dice che i due personaggi che li avevano minacciati erano toscani, ma di aspetto e modi rozzi, e che quando lui prospettò al Lotti la necessità di recarsi dai Carabinieri, questo si rifiutò adducendo il motivo che non voleva fare la figura da spione, dal che Pucci avrebbe dedotto che Lotti avesse riconosciuto i due uomini...


23\1\96
Secondo interrogatorio Pucci

In Procura, innanzi ai PM Canessa e Crini, Pucci conferma le dichiarazioni prcedentemente rese innanzi agli ufficiali di PG, modificando però il motivo per cui si sarebbero fermati lui e Lotti alla piazzola quella sera... Non per un boisogno fisiologico, ma bensì per spiare le coppiette.
"Si, c'eravamo fermati per un bisogno fisiologico ma anche con l'intento di guardare qualche coppia che potesse essersi appartata in macchina in quello spiazzo. Abbiamo lasciato la nostra macchina sul bordo della strada e ci siamo avviati a piedi per il viottolo in salita. Ricordo di aver visto una macchina ferma a luci spente,  piu piu' oltre una tenda a forma di capanna. Mentre ci stavamo avvicinando alla parte posteriore della macchina sono usciti fuori da questa due individui venendci incontro. Uno di loro ci ha urlato delle frasi minacciose dicendoci piu' o meno che se non fossimo andati via ci avrebbero ammazzati. Ho potuto vedere che quello che diceva cosi' aveva in mano una pistola"
PM:"Ha visto bene la pistola?"
Pucci:"Ho visto una pistola, era notte fonda pero'
c'era un po' d'albore"
PM:"Bene, continui signor Fernando"

Pucci:"Noi ci siamo subito allontanati. Siamo risaliti in macchina e siamo andati via dirigendoci a San Casciano, dove Lotti mi ha lasciato per prendere la mia motoape 50 con la quale sono tornato a casa"

PM:"Ha commentato con Lotti quell'episodio?"

Pucci:"Lotti mi ha detto:-I
o uno l'ho riconosciuto - Abbiamo discusso se era il caso di andare dai carabinieri dato che eravamo stati minacciati con la pistola, ma Lotti mi diceva che non era il caso e che lui non voleva fare la spia. Non mi disse chi era la persona che aveva riconosciuto"
PM:"Quando vi lasciaste a San Casciano?"
Pucci:"Era circa l'una di notte. Quella sera avevamo cenato a Firenze a casa di Gabriella ed eravamo partiti piuttosto tardi"

PM:"Ha piu' parlato con Lotti di quell'episodio?"

Pucci:"Il giorno dopo ho sentito parlare in paese dell'omicidio Con Lotti pero' ne abbiamo parlato dopo qualche giorno. Ne parlammo al bar con le persone che erano li."

PM:"Chi c'era?"

Pucci:"Non ricordo i nomi. Ricordoi che c'era il titolare di un negozio di mobili e un orefice"  
PM:"Era stato signor Fernando altre volte a spiare le coppie con Lotti?"
Pucci:"E' successo. Giancarlo mi disse che qualche volta andava con Vanni e Pacciani a spiare le coppie. Mi viene adesso in mente un episodio avvenuto al bar. Vidi arrivare il Lotti il Vanni e il Pacciani e un maresciallo molto anziano che era in pensione. Si misero tutti a bere e poi ho saputo che non trovavano piu' dove avevano parcheggiato la macchina. Non so di chi fosse questa macchina, so che il maresciallo aveva una 500"

Dopo una pausa di silenzio il PM interviene chiedendo:

Pm:"Dopo quell'episodio ne ha riparlato con il Lotti?"
Pucci:"Ne riparlammo una sola volta ed era presente anche il Vanni, che ci disse che Pacciani aveva una pistola. Piu' precisamente disse: -Attento che Pacciani ha una pistola-"

Invitato a spiegarsi meglio, Pucci precisa:

"Noi parlammo delle persone che ci avevano minacciato e chiesi a Lotti se aveva riconosciuto qualcuno. Mi disse:-Io credo che uno dei due fosse Pacciani- aggiungendo come per mettermi in guardia:-Attenzione che il Pacciani ha una pistola-"
...
Pm:"Torniamo a quella notte, ci dica esattamente quello che vide"
Pucci:"Uno aveva il coltello, l'altro aveva una pistola. Quello con il coltello era il Vanni e io non ho riconosciuto l'altro"
Pm:"Aveva capito se il delitto era stato gia' commesso?"
Pucci:"Il Vanni disse che li avevano ammazzati"
Pm:"Lo disse in quella occasione?"
Pucci:"No, qualche giorno dopo al bar. Lo disse alla presenza anche del Lotti"
Pm:"Cosa disse esattamente?"
Pucci:"Il Vanni non disse che erano stati loro ad uccidere, ma disse semplicemente che i due della coppia erano stati uccisi"




6\2\96

interrogatorio di PG, Nicoletti

Qui la Nicoletti parla della sua conoscenza con Salvatore Indovino, incontrato nel 76 ad Alessandria dove lei abitava con il marito e i figli, e dove l'Indovino faceva l'operaio. Stanca della situazione familiare, nel 77 fugge assiema all'Indovino arrivando dopo altro girovagare a Prato nel 1978. Indotta alla prostituzione dallo stesso Indovino, era rimasta a San Casciano in via di Faltignano fino all'84, per poi trasferirsi con un altro uomo in provincia di Arezzo. La Nicoletti elenca i frequentatori di via di Faltignano al tempo in cui vi risiedeva: Milva Malatesta e il L., Domenico A. , il mago Manuelito.
GLi viene chiesto di parlare dei suoi rapporti con il Lotti, e la Nicoletti dice che questi erano ancora buoni e di vederlo ancora tre o quattro volte l'anno. Riferisce di alcune confidenze del Lotti, che avrebbe negato di andare a spiare le coppiette nel bosco, ma che gli aveva detto fossero soliti farlo Vanni e Pacciani.

"Giancarlo mi ha confidato in qualche occasione che i suoi amici, Vanni e Pacciani, erano soliti andare a guardare le coppie mentre facevano l'amore in auto nei dintorni di San Casciano. Io non li ho mai visti, l'ho saputo da Giancarlo"

Poi elenca i luoghi da lei frequentati per appartarsi con il suo uomo in campagna, e tra questi compaiono sia la zona di scopeti che quella della piazzola di Vicchio.
Sentito l'attuale convivente della Nicoletti, questo confermava di essersi appartato all'epoca con la donna (conosciuta nell'82) in zona San Casciano, ma mai alla piazzola di scopeti, ne di aver mai frequentato le campagne del Mugello a tale scopo.

In un nuovo interrogatorio, condotto questa volta dai PM Canessa e Fleury, alla Nicoletti viene contestata la circostanza dell'appartarsi a Vicchio con il suo convivente, e qui la donna avrebbe ammesso che forse li ci era andata una volta anche con il Lotti:

Puo' esere ora che lei me lo chiede. che nella piazzola di Vicchio ci sia stata anche con il Lotti. Io all'epoca non guidavo, la patente l'ho presa nel 1992. In quel posto ci sono stata tre violte con il mio convivente e mi pare anche con Lotti.

Le viene chiesto delle qualità da amante del Lotti

"A Salvatore darei un 10, a Lotti 3, al mio attuale amante un 7. Lotti e' un pezzo di carne con gli occhi e basta"

Gli viene chiesto se avesse mai sospettato del Lotti

"Puo' essere che commentando con la Gabriella, ma al telefono, le abbia detto che la polizia sospettava del Lotti o meglio che Lotti sappia qualcosa e che non voglia parlare".

Quando gli si chiede perche' lo pensasse le risponde
:"Mi e' venuta questa idea perché si sentono tante cose sui giornali"

Il PM gli dice che allla Ghiribelli sarebbe stato detto che la polizia sospettava di Lotti perche' la sua macchina era stata vista agli scopeti.
Nicoletti:"Ma con chi era li? Con me?!"
Pm:"a noi non ci risulta. Perche' quel commento con Gabriella su Lotti?"
Nicoletti:"E' una cosa che ho pensato io"
PM:"non lo ha saputo da Lotti?"
Nicoletti:"Non me lo ha detto... Io posso aver detto a Lotti-Se sai qualcosa parla, non stare zitto- e lui diceva che non c'entrava niente"
PM: ma perche' faceva quelle sollecitazioni proprio a Lotti?"
Nicoletti:"Perche' mi aveva parlato di Pacciani e delle violenze"
PM:"in quel momento si parlava di Pacciani?"
Nicoletti:"No in effetti nessuno parlava di Pacciani. Io dissi a Lotti:-Se tu che passi sempre da quella strada sai qualcosa, dillo...- Lui disse che non c'entrava niente. Se per caso mi viene in mente qualche altro episodio ve lo faro' sapere. Lo giuro "


8\2\96
riconvocazione Ghiribelli:
Interrogano Crini e Canessa

"Abbiamo abitato a San Casciano (Lei e il Galli) in borgo sarchiani (dalla meta' dell'84 al 1986). L'indovino nel periodo che abitavo a San Casciano era molto malato...Tornando alle persone che il sabato sera erano a casa di Salvatore c'erano Luciano (pratese), la Grazia(la donna di Luciano), il
sebastiano (fratello di Indovino), manuelito, e Domenico Agnello."

Le viene domandato se avesse assistito a riti praticati dall'Indovino in quel di Faltignano, ma la donna asserisce di non averne mai visti fare, salvo ammettere di sapere che l'Indovino le aveva confidato di voler mettersi a fare quell'attivita'. In compenso riferisce che:


"Ogni domenica mattina, nell' appartamento dei due c' erano i resti di messe nere, vedevo cose strane, c'erano inequivocabili tracce di cosa era successo il sabato sera e la notte. Nella stanza appena si entrava, c'erano ceri spenti, una stella a cinque punte disegnata in terra con il carbone, una indicibile sporcizia e confusione dappertutto, preservativi, bottiglie di liquori vari vuote, nonchè un cartellone appoggiato sul tavolo contenente tutte le lettere dell'alfabeto e numeri con all'estremità di questo cartellone, che era di forma ovale, due cerchi con scritte in uno SI
e nell'altro NO. Nel mezzo di questo cartellone c'era un piattino da caffè sporco di nero". Sulle lenzuola del letto grande c' erano tracce di sangue.
Erano macchie larghe quanto un foglio di carta da lettera".



9\2\96
Intrrogatorio Pucci innanzi ai PM

Pucci racconta che il pomeriggio erano andati dalla Ghiribelli, e con loro c'era anche il Vanni, che pero', rifiutato dalla donna, se ne sarebbe andato via "incazzato fradicio" senza aspettarli. A sera tarda lui e il Lotti erano ripartiti per San Casciano.
Arrivati all'altezza della piazzola il Lotti aveva fermato l'auto dicendogli :"andiamo a vedere un po che c'e'; ci sono due con una tenda". Si erano avvicinati pian piano, e "la visibilita' era buona perche' la luna era crescente, quella buona per i funghi". Mentre stavano avvicinandosi alla tenda, erano stati aggrediti verbalmente da due persone armate: quello più basso aveva una pistola, quello più alto un coltello:erano Mario Vanni e Pietro Pacciani. Preso dall'emozione Pucci dice: "rimasi sconvolto e tutte le volte che mi e' capitato di passare di li mi e' tornata la paura. Ora che mi viene chiesto se io abbia visto qualche altra cosa per rimanere cosi' spaventato voglio dire, liberandomi da un peso, che ho assistito a tutta la scena e che ho visto sparare"
Dopo essere stati minacciati i due non sarebbero quindi fuggiti ma si sarebbero fatti più indietro continuando a vedere quello che accadeva.

La cosa è avvenuta così. Quando i due ci hanno minacciato io volevo andare via, Lotti pero' disse:"Andiamo, andiamo a vedere come va a finire" Si aspetto' qualche minuto, poi piano piano si torno' sul posto dalla parte della macchina. Girammo un po' fra le frasche. Poco dopo vedemmo questa scena:


"Uno dei due, quello piu' alto, cioe' il Vanni, ando' dietro la parte posteriore della tenda e con quel coltellaccio da cucina che aveva in mano taglio' il tessuto. Ricordo ancora il runore che face comne di tela strappata.Il gesto che io vidi mi sembro' come fatto dal basso verso l'alto.
A questo punto l'omo usci' fuori dalla tenda, dalla parte
anteriore, scappando verso il bosco, cioe' dalla parte opposta della strada. L'altro che aveva la pistola, cioe' Pacciani, gli sparo' e gli ando' dietro mentre quello scappava, continuando a sparare.
Nello stesso
tempo Vanni si introdusse nella tenda e a quel punto spaventatissimi siamo andati via e non ricordo di aver visto altro. Non ho visto Vanni uscire dalla tenda, ne ho avuto modo di vedere Pacciani tornare dal bosco. Quando siamo risaliti in auto Lotti disse:-Li hanno gia' ammazzati-.

Si torno' a San Casciano terrorizzati. Lotti disse di non andare ai Carabinieri. Io da solo non me la sentii di andare perche' avevo una paura tremenda. Ero terrorizzato. Poco dopo Vanni venne da me e facendomi vedere un coltello mi disse:-Ammazzo qualcuno-
Mi sembrava ubriaco ed ebbi l'impressione che venisse proprio per me, per mettermi paura. Insomma ero terrorizzato da Vanni e da Pacciani. Ricordo che una volta ai tempi del processo al Pacciani un mio paesano mi disse di andare a vedere, pero' avevo talmente paura che lui9 mi rivedesse che preferii non andare perche' mi conosceva.

Gli si chiede se sia mai stato a Vicchio a vedere le coppiette

Ci sono stato solo una volta. Ma lo ricordo perché qualche giorno dopo ammazarono una coppietta e Lotti mi disse:-Guarda hanno ammazzato quelli che si e' visto noi!- Me lo disse la domenica mattina mentre eravamo davanti al bar di San Casciano"

Gli viene chiesto chi scegliesse i luoghi per andare a spiare le coppie

Era sempre il Lotti che li sapeva, e mi chiedeva di andare con lui in un determinato posto perche' li c'era una coppia da spiare Questo e' avvenuto anche quando siamo andati quella volta che ho detto a Vicchio. So per avermelo detto il Lotti che lui andava a fare l'amore con la Filippa sia alla piazzola di Vicchio che a quella di scopeti

Gli si chiede se andasse a spiare le coppie anche con Pacciani e Vanni

No. Lotti mi diceva che lui ci andava e che era stato anche nella piazzola di scopeti con Pacciani e Vanni. Io con quei due non ci sono mai voluto andare perche' erano violenti e si ubriacavano diventando ancora peggio-

Infine gli viene chiesto di Salvatore Indovino

L'ho conosciuto solo di vista, era stato con la Filippa prima che questa si mettesse con Lotti- So che vicino alla sua casa abitava na donna che Pacciani e vsanni frequentvano, ma non so' come si chiami. Ma a quanto ne so io Vanni con le donne non faceva nulla. Guardava e basta.

11\2\96
Interrogatorio Lotti

Risentono Lotti, che parla nuovamente della Filippa e della Ghiribelli, e a proposito di qest'ultima riferisce che ultimamente lo aveva pesantemente biasimato perche' l'aveva coinvolta nella faccenda causandole una perquisizione da parte della Polizia. Racconta della telefonata ricevuta dalla donna e dell'incontro che le aveva chiesto prima del natale 95 in piazza Santa Croce, in occasione del quale le aveva poi fatto le sue rimostranze.
Lotti continua parlando della sua amicizia con Pucci:
"L'ho conosciuto una ventina d'anni fa. All'inizio venivamo a Firenze con il pulman della SITA, quando non avevo la macchina. Fermnando veniva da Montefirifolfi a Sancasciano , dove prendevamo la SITA, col suo motorino 48.
All'inizio della nostra conoscenza frequentavamo diverse prostitute, poi Fernando mi fece conoscere la Gabriella, che lui ha conosciuto separatamente da me e con la quale era gia stato allì'hotel Spagna"

Viene chiesto a Lotti di indicare tutte le auto da lui possedute nel tempo, e Lotti le elenca:
850 bianca
mini gialla
124 gialla
124 celeste
131 rossiccio sbiadito

"Mi viene a questo punto chiesto se la domenicadell'omicidio a scopeti del 1985 io abbia qualche ricoprdo particolare su cosa ho fatto. Quella domenica si torno'...non mi sono mica fermato li'...io alle 23:00 ero a San Casciano"

Gli si chiede se avesse mai visto la tenda dei due francesi in porecedenza:

"Io non l'avevo mai vista prima...io quella domenica tornavo da solo dal Galluzzo, ero stato a vedere un cinema"

Gli si chiede se abbia mai avuto una 128 rossiccia.

Lotti:"Si e' vero me l'ero dimenticato. L'ho avuta prima della 131 rossa..."


Il PM contresta al Lotti che la sua 128 era stata vista la domenica dopo le 23 agli scopeti.
Lotti:"La macchina non era la mia. Se dico no e' no!".
pm:"ma ha paura di qualcuno?"
Lotti"non ho paura"

Invitato a raccogliere meglio i ricordi Lotti risponde:

"po' darsi che mi sia fermato un momento e basta...poi siamo ripartiti...ho visto la tenda...poi siamo ripartiti e siamo andati via, vicino alla tenda c'era una macchina bianca"

Alla domanda del perche' si fosse(ro) fermati Lotti dice:"Ci siamo fermati
per fare un po' d'acqua, poi siamo andati via da noi. Saranno state le 23:15"

Chiestogli se c'era qualcuno con lui, visto che aveva parlato al plurale
Lotti dice:"ho parlato al plurale, effettivamente com me c'era Fernando"

Chiestogli se c'erano altre persone vicino alla tenda
Lotti dice:"se c'erano altre persone le avra' viste Pucci"

Fattogli presente che Pucci aveva detto proprio cosi', Lotti dice:
"Si va bene due persone... ci hanno mandato via e ci hanno detto:-se non
andate via vi si fa fori-Uno aveva la pistola"

Chiestogli se avesse riconosciuto quello con la pistola Lotti dice:
"non so chi è...non mi viene in mente"
Invitato a descriverlo dichiara:
"non ho visto come era vestito, di notte, al buio, si vede poco bene"

PM:" Quella persona con la pistola assomigliava a qualcuno conosciuto?
Lotti:" Di notte come facevo... Non riesco a dire il nome, non e' facile..."
PM:"Dopo quell'episodio siete andati dai carabinieri per denunciare quelle minacce?"
Lotti:"No"
PM:"Fernando ha raccontato che lui voleva andare dai Carabinieri
Lotti:"Non ci siamo andati"
PM:"Perche?"
Lotti:"Non mi pareva una cosa tanto bella"
PM:"Si spieghi meglio"
Lotti:"E' stata una cosa di paura...La sera prima dell'omicidio sono passato agli scopeti da me, il
giorno del fatto ero con Fernando. La sera del fatto io ero molto impaurito. Vidi quello con la pistola che ci minaccio' con la frase che ho gia' detto. Accanto c'era un altro ma io non li ho riconosciuti."
PM:"Fernando ha dichiarato di averli riconosciuti"
Lotti:"Io non mi ricordo chi disse che erano, non mi viene in mente che disse, non me lo ricordo"
PM:"Fernando le ha detto se tra le persone riconosciute c'era Salvatore, il mago di San Casciano?"
Lotti:"No lui non c'entra...Ero impaurito, tanto allegro non ero. Dopo 10 anni non ricordo bene le cose. Che nomi ha fatto Fernando?"
PM:"E' lei, Lotti, che ci deve dire i nomi. Non faccia il furbo."
...
PM:"Ci dica la posizione dei due individui rispetto alla tenda"
Lotti:"Erano uno accanto all'altro...distanti un metro circa tra loro...quello con la pistola era a destra...l'altro era a sinistra."
PM:"E la vostra posizione quale era?"
Lotti:"Noi eravamo sulla stradella in salita...la tenda era piu' avanti, nello spiazzo davanti a noi...l'auto bianca era dietro la tenda"
PM:"Dopo che vi hanno minacciato i due individui dove si sono diretti?"
Lotti:"Verso la tenda e noi siamo andati via...ho sentito un paio di botti...siamo andati via perche' abbiamo sentito i botti...ho sentito due botti
PM:"I due erano uomini?"
Lotti:"Erano due uomini"
PM:"Ce li descriva"
Lotti:"Su per giu' erano della stessa corporatura, uno era piu' alto dell'altro"

dopo una  pausa il PM riprende l'interrogatorio:

Ha mai visto Vanni in possesso di vibratori?"
Lotti:"Li ho visti. Me ne ha fatti vedere due. Eravamo in casa sua una volta che non c'era sua moglie. Me li mostrò::uno era bianco a batteria, l'altro era sul marroncino. Mi disse che gleli aveva procurati un collega postino. Li teneva in una cassettina per non farli vedere alla moglie...Per quel che ne so io Vanni non faceva nulla con le donne"
PM:"Lotti, e' stato mai a Vicchio?"
Lotti:"Mai"
PM:"Ha mai fatto all'amore con la Filippa in auto?"
Lotti:"Mai...era lei a venire a casa mia, oppure ero io a andare a casa sua"
PM:"Lotti, perché non ci dice i nomi di quelle persone? Forse ha paura?"
Lotti:"Sono bloccato...non riesco a dirlo...ho paura. Da quel posto non ci sono più ripassato."




Poi riparla dei due che minacciano e del bisogno fisiologico, ma ancora senza dire nomi.
GLi mostrano le foto dell'omicidio di scopeti...
A questo punto alle 18:45 viene fatto il confronto Pucci Lottti---

...

Dal confronto emergeranno, anche dal racconto del Lotti, i nomi di Vanni e Pacciani

13\2\96
C'è il sopralluogo a scopeti, e ancora Lotti è un testimone


17\2\96
Tira fuori il sesso in macchina con la Nicoletti anche a Vicchio, dalle parti della casa del prosciutto, dove sarebbe stato anche con Pucci nell'estate dell'84. Parla dell'"Involto" e di Vanni e Pacciani:

Mentre gli inquirenti e il Lotti stanno tornando da Vicchio, passando per gli scopeti, si ricorda spontaneamente che Pacciani e Vanni, dopo aver uccisi i ragazzi ,e dopo aver messo le armi in un "involto", si erano spostati alcuni metri nel bosco dal lato opposto alla tenda, e si erano abbassati per alcuni istanti.


18\2\96
Lotti conduce la polizia alla piazzola di Vicchio, partendo dalla casa della Nicoletti, per mostrare precisamnete il percorso da lui fatto all'epoca


21\2\96
Dice di non aver mai guardato coppiette a Baccaiano. Non riconosce la foto di Faggi, e non gli dice nulla il nome di Spalletti. Parla della lettera di Vanni fatta vedere ad un avvocato.

4\3\96
Lotti viene sentito dalla polizia giudiziaria, ripete di aver dato informazioni al Vanni sul luogo di Vicchio su richiesta del Vanni, lo ritrovò un altro giorno e ritornarono a discutere di quel posto dove Vanni voleva andare. Lotti gli chiese come avrebbe fatto ad andarci, stante la distanza e gli chiese: "Ti accompagna Pietro?" e Vanni rispose: "Tu chiacchieri troppo!". In un terzo colloquio Lotti/Vanni, Vanni gli disse di essere stato con Pacciani alla casa del prosciutto.

6\3\96
Lotti dice che ha ripensato a lungo, e aggiunge altri particolari su scopeti:

"Prendo atto che vengo sentito in merito ai fatti per i quali sono stato sentito in precedenza e voglio subito dire, come ho anticipato agli ufficiali di PG, che in questi ultimi giorni ho ripensato a lungo ai fatti di ci sono stato testimone e quindi voglio ora precisare alcuni altri particolari che mi sono venuti in mente soprattutto in relazione a quanto da me visto la notte in cui fu commesso l'omicidio degli scopeti del 1985"



" Vidi il Vanni che con il coltello che aveva in mano tagliava la tenda verticalmente da una parte, e subito dopo entrava dentro. Vidi quindi il Pacciani che apriva la tenda dalla parte opposta, e subito dopo il giovane' che usciva verso il bosco e il Pacciani che gli andava dietro. Vidi quindi che il Pacciavi teneva da dietro con un braccio il giovane, e con l'altra mano lo colpiva all'altezza del collo, mi sembra con un coltello.
Vidi anzi che lo colpiva piu' volte. La prima volta da dietro all'altezza del collo e la seconda volta piu' in basso, all'altezza del petto. Dopo questi colpi il giovane cadde ed anche il Pacciani si abbasso'.
Dopo questa scena vidi che il Pcciani tornava indietro verso la tenda, dove vidi che era gia' entrato il Vanni. Ebbi modo di vedere che i due stettero nella tenda per diversi minuti, forse una decina. Vidi quindi che entrambi uscivano dalla tenda, ed il Pacciani aveva in mano come una specie di fagotto, forse era una busta, mi sembra scura. Non so' di che tipo esatto, perche' per il colore non riuscii a capire bene che cosa era. Vidi quindi che entrambi, Vanni e Pacciani, si dirigevano verso il bosco(nel luogo indicato durante il sopralluogo del 18\2\96). Vidi che Fernando era rimasto indietro rispetto a me, e lo ritrovai vicino alla macchina tornando verso san casciano. Fernando mi disse che era megli andare dai carabinieri, ma io gli dissi di no"

Pm:ha sentito sparare? Quanti colpi?
Lotti:un paio di colpi, o poco di piu'

Poi si parla delle minacce che non si capisce se fatte a uno solo o a tutti e due. E qui Lotti precisa:

"Voglio precisare che all'inizio, cioé quando abbiamo visto i due che io ho poi riconosciuto in Pacciani e Vanni nei modi che ho detto, e ci è stato detto di andarcene, mentre io e Fernando eravamo quasi vicini alla mia macchina, uno ha detto all'altro:stai zitto sennò ci riconoscono. E l'altro ha detto:si stiamo zitti sennò ci riconoscono. In quel momento non riconobbi le voci. I due, come già ho detto, li riconobbi quando alzai i fari"


Qualche giorno dopo l'omicidio, dice, incontrò il Vanni e buttò il discorso sull'omicidio di cui tutti parlavano in quei giorni, per vedere se lo avesse riconosciuto. " E Mario mi rispose: -No, ma tu parli troppo-. Allora io gli dissi:-Ma io mica dico che sei stato tu-. E Mario mi disse: -Con te non
ci parlo perche' tu vuoi sapere troppe cose-. Io quindi gli parlai ancora della cosa per vedere se almeno lui ammetteva con me di parlare di quella notte, ma lui non ne volle sapere, e mi disse esplicitamente:-Con te non sipuo' parlare-.
Io allora, ancora per vedere se mi diceva qualcosa, gli dissi, vedendolo preoccupato: -Perche' ti preoccupi se non hai fatto nulla?-Lui rimase ancora piu' preoccupato per questi miei discorsi, e mi disse:-Mene vado via- "

Lotti:"Mi viene a questo punto chiesto se nella casa di via di Faltignano, dove abitava Salvatore e la Filippa abbia mai visto armi o coltelli. In proposito le dico che un giorno mentro ero in casa con la Filippa nel 1981 mentre salvatore era in carcere ed io ero in cucina seduto, venne la Filippa nella camera che senza motivo avendo un po' bevuto ed essendo un po' su di giri mi si avvicino' e mi punto'la pistolala in mezzo alla fronte. Io mi spaventai, anche perche' le mi disse:"ti ammazzo!", ma ripeto non c'era alcun motivo. Forse aveva qualche ragione lei, ma io non le avevo fatto niente, non capii. Quel giorno eravamo solo noi due in casa di via di Faltignano. Ricordo che poco prima aveva detto-ora vado a prendere la pistola-,ma io non ci crfedevo che avesse una pistola. Quando me la sentii in fronte come ho detto capii che la pistola ce l'aveva davvero e infatti la vidi. Era nera, aveva lunghezza di circa 20 cm e anche il manico eranero. Io non sono pratico di armi, dopo questo episodio e la filippa si era calmata vidi che rimetteva la pistola in camera, in una cassettina mi pare di metallo, con la chiave. La cassettina stava all'interno di un cassetto del mobile della camera"

Su Vicchio

Lotti dice che Pacciani lo aveva invitato a fare delle girate in quella zona e da questo capì che Vanni sarebbe andato a Vicchio con il Pacciani. Verificatosi l'omicidio ebbe sospetti e cominciò a porre domande al Vanni. Gli viene detto che per Vicchio due testi avevano riferito che c'è gente che ha visto un auto che corrisponde a quella del Pacciani: "ora che me lo chiede e dopo che mi è stato espressamente detto che nel 1984 non solo è stata vista un'auto come quella del Pacciani, ma anche una come la mia devo dire che anche nel 1984 io ho visto il Pacciani ed il Vanni, ma senza essere visto da loro, mentre commettevano l'omicidio"

11\3\96

Altre ammissioni su Vicchio-

Mi disse (Vanni) anche... "noi la strada non si sa bene , vieni anche tu." Partimmo e fui io a fare con la mia macchina la strada fino alla piazzola di Vicchio

Poi Lotti chiede di poter fare alcune precisazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza:

"Il giorno prima del delitto Mario, che io incontrai sul piazzone di San Casciano, mi disse:
Sei pronto?

E io gli dissi:Pronto per che cosa?
e lui disse:Si deve andare con Pietro a fare un lavoretto a quella coppia
Io domandai:Come quello la' di Vicchio?
E Mario mi rispose:Te non ti preoccupare.Che a te non succede nulla
Io quindi gli domandai: A che ora andate da quelle parti?
E Mario rispose: VErso le 23 di sera-e aggiunse-Tu passi di li', e fai finta di fare pipi', e gurdi verso la strada e stai attento che non venga nessuno, senno' Pietro se vede qualcuno si incazza.
Io gli diedi assicurazioni che avrei fatto come mi aveva chiesto.
Nell'andata a firenze mi fermai nei pressi della tenda per spiegare a Fernando che la quella sera Vanni e Pacciani avrebbero ucciso quei due.
Fernando non ci credette e mi disse: tu dici cosi' per farmi paura.
Allora
gli spiegai il fatto di Vicchio, ma Fernando non mi credeva.
Io gli
dissi:tu vedrai stasera quando si passa e ci si ferma.
Lui rimase un po'
male e credeva che io scherzassi. Poi venimmo a Firenze e non se ne parlo'
piu'. Ne riparlammo al ritorno, la sera, quando gli dissi che ci saremmo fermati per fare un po' d'acqua alla piazzola degli scopeti.
Lui mi chiese:
Perche' proprio li'?. E io gli dissi che avevo preso accordi con Mario, e che se aveva paura poteva rimanere in macchina.
Lui mi disse che si sarebbe
avvicinato un po' anche lui ma che si sarebbe mantenuto piu' distantedi me perche' aveva paura. Mi disse che sarebbe rimasto piu' vicino alla macchina. Arrivati sul posto, dopo aver fermato la macchina sul posto gia' indicato, siamo scesi salendo verso la piazzola A questo pubto Pacciani e Vanni ci videro e mi rimproverarono perche' avevo portato un altra persona.
Io risposi che era Pucci Fernando con cui avevo fsatto una girata e che non avrebbe parlato. Pacciani era proprio imbestialito e mi minaccio' dicendomi che mi avrebbe ammazzato se avessimo detto qualcosa. Egli disse anche che di me si fidava perche' ero stato coinvolto nel delitto di Vicchio e aveva avuto la prova che ero stato zitto, mentre adesso non era sicuro per Pucci.
Io lo assicurai dicendogli che il Pucci era riservato e che non avrebbe detto nulla Entrambi mi dissero:e' meglio per te se non parla, perche' ci rimetti te.
Mario era arrabbiato ma non come Paccianiche quando vide che c'era un altra persona con me aveva gli occhi di fuori dalla rabbia. Quando dissi negli altri interrogatori che Pacciani e Vanni ci minacciavano venendo verso di noi, fu in effetti perche videro che non ero solo, in quanto aspettavano solo me in quel posto
Assistetti quindi alla scena del delitto come l'ho gia' descritta. e vidi che Mario non aveva lo spolverino ma era vestito normale"



Mentre ero in quel posto ho notato alcune macchine passare per la strada, ma non si sono fermate e se lo avessero fatto le avrei mandate via...Ricordo che qualche macchina anche rallento' passando sotto la piazzola, ma vedendo ferma la mia macchina, ed anche il Pucci nei pressi, proseguirono la strada.

Il pucci e' rimasto mezz'ora fuori dall'auto ad aspettare il Lotti mentre la ford del Pacciani era parcheggiata dietro il muro accanto al cancello (di villa ruffo)-

Sul destino dei trofei asportati ai cadaveri dice:

"Mario mi aveva detto che le parti della donna li aveva portati a casa Pietro per nasconderli nel garage mettendoli in un involto. Mario mi disse che Pacciani voleva farli mangiare alle figliole. Ma non so se poi l'abbia fatto"

12\3\96

Lotti diventa INDAGATO dopo il sopralluogo al casale di Badia Bovino dove sarebbe stata nascosta la pistola in seguito all'omicidio di Vicchio.
Sopralluogo Lotti, podere schignano n 54:
- Qui giunti a piedi, il Lotti dichiara subito che la notte dell'omicidio erano entrati dalla prima porta che si trova nella casa, venendo dal basso e dal lato che si affaccia sul podere poggiolino. Quindi si è introdotto in tale porta, che e' tutt'ora priva di chiusura , e si è quindi subito diretto sulla destra dell'unica stanza a cui si accede da tale porta, ove nella parete vi è una fessura di circa cm 30 di larghezza e 50 di altezza, ed ha dichiarato che quella sera il Pacciani aveva nascosto la pistola, avvolta in quel che per quel vide era un giornale, usata per il delitto in tale cavita', ricoperta poi con terra, pietre, ed erba secca.
Si da atto che a questo punto il Lotti ha personalmente provveduto a rimuovere l'erba secca ,la terra, e le pietre che si trovano in quella cavità per una profondità di circa 15 cm fino a raggiungere la parte in muratura senza apparentemente rinvenire alcunché-


pag 2 verbale interrogatorio Canessa
dopo il 8\9\85 chiedeva (Lotti ) a Vanni dove era la pistola, e il Vanni rispondeva che la teneva Pacciani nel garage della sua casa in Piazza del Popolo, in una scatola dentro uno scaffalino.


23\3\96


ORAMAI INDAGATO, parla dell'appuntato T. che aveva un alfa coupé marroncino chiaro, e che avrebbe fornito a Pacciani i proiettili calibro 22 Winchester H, sapendo dell'uso a cui erano destinati

24\3\96
Intercettazione Lotti Nicoletti (stralci dall'arringa dell'avvocato Mazzeo del 21 Mag 1999)

Lotti:"...ma lui, mi disse l'avvocato,
 se tu vai li qualcosa in piu' bisogna che tu dica, l'83, l'82, l'81..." "oh come fo' a sapere tutte queste cose?"
Poi accenna alle notizie di stampa di quei giorni e alle dichiarazioni di Vanni:
"C'è su La Nazione che c'era scritto"..."C'era scritto come dicevano quelli che m'accompagnano, dice (il Vanni riferito agli articoli) sono stato io a fare gli omicidi" dice tu sei stato te! " Ah!! Sono stato io?!!"
....

N:e vedrai che ti metteranno in galera anche te
e tu vedrai va a finire in quella maniera e si
L:speriamo di no
N:comunque se uno dice la verità è giusto che dice la verità
L:si ma ti fanno certi colloqui che alla fine io un ce la fo' più...

N:ma e' vero quello che hai detto?
L:icche?
N:che l'hai visto ammazzare?
L:Ormai l'ho detto, non posso mica tornare indietro
N:ma e' vero?
L:e' vero ormai l'ho detto

N:tu devi dire se e' vero oppure no
L:si! e' vero! Ormai l'ho bell'è detto, icche' vo' a dire...
N:Ma tu a me mi devi dire se e' vero
L:E' vero! ormai l'è vero!!




9\4\96
Interrogatorio Lotti

Parla spontanemaemnte su Vicchio dicendo a proposito dell'organizzazione del delitto che era andato ' verso le 21 con Vanni al bar della Rontini, dopo aver seguito la panda dei ragazzi. Vanni sarebbe entrato nel bar per poi uscirne poco dopo infuriato perche' la ragazza gli si era rifiutata dicendogli:"io con te? un uomo anziano? Potresti nessere il mio babbo!" e Vanni avrebbe detto:"quella ****** perche' ha detto cosi' a me!'"
Al che Lotti avrebbe argomentato:"se e' giovane nun po' mica pensare a te!".
Vanni avrebbe infine chiuso la convesazione dicendo che gliela avrebbe fatta pagare.
Al Lotti viene chiesto quindi se vanni conoscesse la Pia Rontini e Lotti dice:
"Dice c'era stato qualche altra volta pero' non so' con chi. L'avra' conosciuta bene senno' come si fa ad andare a parlare cosi' ad una donna..."


18\4\96

Interrogatorio Pucci. Si parla di Giogoli e Baccaiano

Pucci:"In un altra occasione mi disse che avevano ammazzato anche la coppia di Montespertoli, ma io non c'ero".

Pucci parla poi di Vicchio:
"Dopo pochi giorni seppi dell'omicidio dai giornali, e spontanemaente Lotti mi disse che quelli uccisi erano quelli che avevamo visto, e che lui era presente all'omicidio commesso da pacciani e vanni Io credetti a Lotti, ma non ricordo se mi disse come era avvenuto il fatto.
Il Lotti non mi disse se erano gia' stati prima a spiare la coppia, ne mi disse come li avevano ammazzati. Io gli chiesi se era andato dai carabinieri, ma lui mi disse di no, perche' aveva paura. Io gli chiesi allora perche'ì era andato dietro a loro, e lui mi disse '-per curiosita', per vedere cosa facevano'-"

"Mi disse anche che nelle sere precedenti a quella in cui andammo io e lui a spiare la coppia, c'era gia stato col Pacciani e il Vanni per vedere come potevano fare ad ammazzare la coppia.
Mi disse che li avevano seguiti per strada, scoprendo cosi' dove facevano l'amore..."

A Pucci viene chiesto se sapesse del perche' volessero ammazzare la coppia, e Pucci dopo aver chiesto al PM se Lotti avesse gia' detto qualcosa al riguardo, e ricevendo risposta negativa, dice che:"Li hanno ammazzati perche' anche loro volevano fare l'amore con quella figliola.
Lotti mi disse che avrebbero ucciso quella ragazza ancora prima che venisse commesso l'omicidio
Il lotti mi disse solo che Pacciani e Vanni l'avrebbero ammazzata perche' non voleva fare l'amore con loro ma non sapevano se ammazzare o meno anche il ragazzo.
Lotti mi diceva che era Pacciani che aveva conosciuto la ragazza per primo, e andavano a trovarla a Vicchio, ma lei non voleva saperne di fare l'amore.
Pacciani e Vanni cosi' si decisero di andare ad ucciderla e si portarono dietro Giancarlo . Il Lotti mi chiese se volevo andare a vedere anche io, ma io dissi che non ne volevo sapere. Mi ricordo che una sera in piazza a san casciano incontrai Lotti Vanni e Pcciani, e gli chiesi dove stessero andando. Non ricordo bene chi di loro mi disse che stavano andando a dare una lezioncina a quelli li di vicchio.
Capii dai discorsi dei tre che la ragazza l'avevano conosciuta una settimana prima dell'omicidio, non mi spiego' perche' avessero scelto questa ragazza ne come fossero arrivati a Vicchio"


:- Lei mi chiede a questo punto di precisare perche' andai con Lotti nell'85 nella piazzola degli scopeti. Io le preciso ora, perche' non l'ho detto prima, che noi il pomeriggio della domenica, prima DELL'omicidio, eravamo andati a vedere i ragazzi in tenda che facevano l'amore-

Viene sentito Lotti che prima non risponde,poi parla .
Dice che conosce vanni da 25 anni e Pacciani da 2, e quando gli chiedono come lo costrinsero a partecipare ai delitti lui dice:"eh...lo sanno loro"

" Mi dissero di andare anch'io, mi minacciarono, mi dissero che mi facevano fuori e che se non andavo mi venivano a prendere a casa. Fu Vanni a dirmi che si doveva andare con Pietro in un posto a Baccaiano. Poi arrivo' Pietro e fui costretto ad andare Fu Pietro che mi costrine. Era sul piazzone di San Casciano e mi disse:tu devi venire con noi. Io non sapevo niente piu', finche non si arrivo' sul posto"

26\4\96

Lotti parla ancora di vicchio, e della relazione con la Bartalesi.
Dopo aver negato un coinvolgimento in altri delitti, comincia a fare le prrime ammissioni su giogoli: vide che i due del furgone erano a sedere e ricorda che uno dei due aveva i capelli lunghi. "Prima del fatto, Pacciani e Vanni mi dissero che dovevo andare con loro per fare un altro lavoro, ricordo che questo omicidio avvenne dopo quello di Baccaiano, non mi ricordo se nello stesso anno o l'anno dopo". Primi accenni anche su Baccaiano e sul "Buco di nome Giovanni" che, stando a quanto raccontatogli da Vanni anni dopo,  avrebbe segnalato a Pacciani e Vanni la coppia di Calenzao, delitto al quale pero' lui dice di non aver preso parte. Riparla di scopeti. e di un auto scura parcheggiata sulla detra .che dovebbe essere proprio quella del succitato Giovanni (al quale attribuisce la presenza in occasone di vari delitti pur non avendolomai visto)


12\6\96



Interrogato su tale Giovanni e su una lettera di minaccia ricevuta dal vanni-

Pm:"ha sentito parlare di un omicidio per fare uscire uno di galera?"
Lotti"Io di questo non ho sentito parlare, no"


15\7\96


Chiede di parlare col pm e con dichiarazioni spontanee questa volta parla del Vinci, e dice che giogoli serviva a far uscire Vinci di galera


15\11\96

Lettera del lotti- Lo sfogo di lotti, per lo piu incomprensibile, dove dice che quelle cose non le avrebbe volute fare ma che era stato costretto da Vanni e Pacciani

“Sono venuti a casa via Lucciano, ano pichito a la porta. Chi e. Siamo noi. Chi. Mario. Pietro Pacciani. Che volete da me. Devi venire con noi. Perché devo venire. Se no si parla. Che vacevi in quella piazzetta che la strada. verso il bardella. Ti inculavi Fabrizio. Sono andato con loro. La strada che va a Giovoli. Siamo arivati vicino ale piazetta dove avenuto omicidio. Io sono ceso da la machina. Mario e Pacciani erano gia cesi e andavano il fulgone. Poi mi a chiamato. Vieni qui. Perche. Viene devi sparare tu. Io. Allora mi a dato la pistola in mano. Spara e o sparato diverse colpi. Se lio presi bene. Poi mia presa la pistola di mano. Andate verso la parte sinistra. Altri spari. Poi aperto lo sportelo. A visto che erano due omini. Allora sie incazzato come una bestia. Allora io mi sono alotanato verso la machina. Pietro mi a detto va via. Si vado via. Perche vai via. Poi sono salito in machina. Sono andato a casa. Andato a letto. Ma no mi riuciva dormire.
Dove li date queste cose della donna. Il seno vagina o fica Mario volio sapere chi le date dottore che si serviva Pietro Pacciani. Vi pagava in soldi. Ma quello no mi voleva dire per che ne faceva di vagina e se pérche fate cose mostrose. Ma io no. Le altri fatte. Non avete rimorsi. A me mi fato schifo e co bestie come voi Mario e Pacciani per me vi farrei sparire per sempre dalla circlazino.” 

16\11\96Spiega l'episodio di Butini, parla della pistola e dei tedeschi a cui avrebbe sparato dopo che Pacciani gli aveva dato la beretta in mano:

"Vidi che dentro c'erano due persone ma io sparai verso il vetro. Non so se li colpii o no, ricordo 2,3 colpi ma ero come imbambolato. Poi Pietro prese la pistola di mano mia e io rimasi lboccato li- Pietro si porto' dalla parte sinistra del furgone, sentii altri colpi, poi Pietro torno' sulla parte destra del furgone e apri' lo sportello e guardo' dentro, e giro' i corpi per vedere se erano morti e se erano un uomo e una donna, e vide che erano due uomini e aveva i capelli lunghi . Il pietro si arrabioì' perche' erano due uomini."

23\12\96

Sopralluogo a Baccaiano e Giogoli. E' a questo punto cheLotti per giustificare la sua partecipazione al delitto di Baccaiano, il primo a cui assiste, tira in ballo le advances di Pacciani, e il conseguente ricatto di svelarne l'omosessualita' presunta

25\12\96?

Gli si cheide ancora del modo con cui Pacciani lo aveva costretto a partecipare:
Vieni con me perche' senno' tu sai che ti ho fatto. Io che potevo dire?
Vanni non mostrava di sapere di questo rapporto (Lotti ha rivelato che Pacciani lo ricattava sulla sua presunta omosessualita', prima minacciando di rendere pubblico un loro rapporto sessuale, poi di rivelare l'episodio che sarebbe occorso con il B. Il B. neghera' fermamente l'accaduto)

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